Il piano di rilancio del territorio Veneto

Mentre Conte mette nel cassetto la relazione di Colao e convoca gli Stati Generali a 3 mesi e mezzo dall’inizio di questa crisi, il Veneto lancia una campagna pubblicitaria da 2,5 Milioni € per tentare di rilanciare il turismo, una delle fonti più importanti di PIL del Paese che fa del Veneto la prima regione italiana per fatturato.

Emergenza Coronavirus e Lockdown

È sotto gli occhi di tutti l’impennata di consensi che ha ottenuto Luca Zaia, in qualità di presidente della Regione Veneto, nella gestione dell’emergenza Coronavirus in Veneto.

Alcuni detrattori rimangono sempre e comunque, ma Zaia ha conquistato un livello molto alto di credibilità non solo all’interno della sua Regione, tanto è vero che sembrerebbe avere, dai dati statistici delle tv nazionali, consensi superiori di qualsiasi altro esponente politico.
Una gestione e un modo di fare molto pragmatico che lo ha posto, agli occhi degli italiani, in contrapposizione al governo e alla gestione nazionale dell’emergenza, che ai più non è stata gradita.

Zaia vs Governo e Di Maio

Luca Zaia si è contrapposto anche alla politica estera di Di Maio, ritenuta troppo assente, nel momento in cui paesi come la Slovenia hanno fatto attività promozionali per incentivare le loro località turistiche in paesi tipicamente “clienti” italiani, quali Germania e Austria.

Identica situazione si è ripresentata quando Stati vicini come la Svizzera ha mantenuto chiuse le frontiere, o quando la Grecia ha dichiarato che non avrebbe accettato turisti dall’Italia.

La dichiarazione del presidente Zaia in quell’occasione, riferendosi alla decisione della Grecia aveva dichiarato: “La decisione della Grecia è allucinante“. Aggiungendo anche un categorico “”La Grecia ci chiude la porta in faccia? Sappia che non ci vedrà più”.

Certo toni non troppo morbidi in contrapposizione a un ministro degli Esteri ritenuto invece non in grado di salvaguardare i diritti e l’onore dell’Italia e degli italiani.

Il turismo in Veneto

Indubbiamente il settore turistico è quello che risentirà maggiormente di questa crisi, e non solo in Veneto, non solo in Italia, ma in tutto il mondo, considerando il fatto che non tutti i voli sono stati ripristinati, che i trasferimenti extra-continenti non sono ancora ammessi e non si ha veramente idea di quando tutti, al di là degli aspetti economici di un intero settore, potremo mai tornare a viaggiare e poterci muovere liberamente.

Il turismo per il PIL italiano è una delle principali fonti di entrate. Un intero settore messo in ginocchio da questa emergenza mal gestita non è una situazione da dover trascurare: e lo sa bene Zaia appunto che nella quotidiana conferenza stampa, istituita nel periodo di massima criticità per il coronavirus, ha presentato il “Piano di rilancio turistico del Veneto”.

Le Dichiarazioni vengono poi riprese da un post sulla sua pagina personale su Facebook, titolando: “Ecco il più ampio e innovativo piano di rilancio turistico del Veneto”

Le dichiarazioni di Zaia del 12 giugno 2020 relative al rilancio del Turismo in Veneto

Nel suo post su facebook scrive: “Sui 65 mila posti di lavoro persi nel Veneto, prima regione turistica d’Italia e una delle più importanti al mondo, ben 35 mila appartengono al vasto settore delle vacanze e dell’ospitalità.” a conferma di quanto per l’Italia e per il Veneto è vitale che questo settore rimanga in vita e sia necessario rinvigorirlo subito perché il turismo fa da traino a moltissimi altri settori.

La decisione è quella di investire oltre 2 milioni di euro per una campagna regionale a sostegno del Turismo in Veneto: “Da questa situazione massacrante vogliamo uscire con un’azione comunicativa forte e accattivante, facendo leva su un valore che nessuno possiede e che solo noi possiamo spenderci: the Land of Venice, il Veneto inteso come terra di Venezia.”

The Land of Venice

L’idea è quindi quella di puntare sulla città più famosa al mondo: Venezia, e utilizzarla come traino a tutte le altre bellezze del territorio.

Zaia aggiunge poi: “Il piano di marketing costerà 2,3 MILIONI DI EURO, e prevede l’attivazione di tre linee di intervento:

  • i canali tradizionali, cioè l’utilizzo di media, giornali, radio e televisioni, locali, nazionali e internazionali;
  • i canali digitali (Facebook, Instagram, YouTube);
  • l’attività di influencer marketing, cioè blogger, videomaker, fotografi, creatori di contenuti, che veicoleranno, rivolgendosi a target diversi,

il messaggio promozionale attraverso il loro racconto (storytelling) di esperienze dirette vissute tra i vari tesori del Veneto, seguendo cinque percorsi tematici che vanno dalla cultura all’enogastronomia, dal relax all’esperienza di vacanza attiva.”

Luca Zaia, presentando questa iniziativa con xxxx, conclude: “Vogliamo trasmettere la bellezza e nel contempo la sicurezza dell’intero Veneto, non escludendo alcuna destinazione o prodotto turistico. Sulle suggestive immagini dei nostri territori, campeggerà sempre una grande V, un vero e proprio marchio identificativo di tutta la regione, e il bollino ‘safe area’, per assicurare che da noi viaggi, vacanze ed escursioni si svolgono in un ambiente controllato, in una Regione dalla sanità eccellente, uscita dalla lotta al Covid-19 ancora più forte!”

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Il mio pensiero

Sono sincero, da Veneto, non sempre sono stato in linea con le decisioni e i toni utilizzati durante l’emergenza per il Covid: si sa che quando si guarda una partita, si diventa sempre tutti un po’ allenatori.

Ritengo però questa iniziativa, al di là di qualsiasi senso politico, una grande idea e un grande investimento, perché in comunicazione seguo sempre il detto:
Si comunica anche quando non si comunica“, quindi quando si sta zitti, quando non si comunica, non è vero che non si sta comunicando, bensì si sta comunicando un distacco, un non prendere posizione, un “non mi interessa”.

Aver previsto, stanziato dei budget così importanti per la promozione del territorio, è un segnale forte che viene dato, e non è un subire passivamente gli “attacchi” dei paesi vicini e amici (forse).