Seo-marketing e Blog:
come vendere nell’era googologica

Premessa. I contenuti sono elemento imprescindibile dell’Inbound marketing e il blog è il luogo ideale dove poter condividere i contenuti.

La presenza del blog quindi riveste ruolo cruciale nell’applicazione del metodo Inbound Marketing. blog for seo

Blog: la definizione

“Sito web personale concepito principalmente come contenitore di testo (per es. come diario o come organo di informazione indipendente), aggiornabile dal

singolo utente in tempo reale grazie ad apposito software”. (Fonte: Wikipedia)

Questa può rappresentare la definizione originale di blog, termine nato come una contrazione di “web-log”, letteralmente significa “traccia in rete”, in realtà è un “diario online”, inventata da Jorn Barger appassionato di caccia che, nel 1997, ha deciso di raccontare il proprio hobby su una pagina web come fosse un diario.

Evoluzione del blog

Da allora il blog ha avuto rapida diffusione, utilizzato proprio come un diario dove condividere pensieri, appunti e racconti. Nel 2010 esistevano 133 milioni di blog in tutto il mondo. Ed è proprio dall’osservazione del proprio blog e dal numero di visite che riusciva a fare, che nel 2006, Brian Halligan (Ceo di Hubspot) intuì come un semplice blog personale, se ben fatto e ricco di contenuti interessanti, potesse ricevere l’apprezzamento degli utenti grazie ai contenuti che diventano vere e proprie calamite nei motori di ricerca.

In ambito aziendale chiaramente il blog avrà connotati diversi rispetto ai racconti delle giornate di caccia di un commerciante americano, ma il principio sarà analogo. L’efficacia sarà determinata sulla costante creazione di nuovi contenuti, seguendo un piano editoriale studiato a monte: il vecchio sito-brochure con la presenza di un blog si trasformerà in un sito in grado di attrarre traffico di qualità.

Il processo d’acquisto è cambiato
ed è importante farsi trovare nel posto giusto al momento giusto

Il processo d’acquisto dei consumatori si è evoluto e il momento zero della verità (ZMOT) identifica il momento che coincide con la ricerca delle soluzioni al proprio bisogno o problema attraverso i motori di ricerca su internet. Questa fase è fondamentale perchè le “Buyer Personas” durante la sua ricerca di “valore” (Value Proposition) non si fermerà al primo risultato ottenuto e continuerà l’indagine fino a quando non avrà raccolto un numero sufficiente di informazioni. È quindi determinante la prima impressione che riceverà dai contenuti e questa influenzerà a sua volta la creazione della relazione.

Lo scopo preciso del blog quindi è “attirare”, non “vendere”. Fornendo gratuitamente contenuti utili e apprezzati, l’azienda beneficierà del clima di fiducia che si creerà da parte del consumatore che riconoscercerà competenza ed affidabilità e vedrà l’azienda come un consulente esperto e fidato.

Quando il lettore del blog si fida, non solo legge, ma può essere disposto a fare un piccolo passo verso l’azienda, quindi passare da visitatore a contatto (conversione), e può essere disposto a lasciare i suoi dati, l’email, un commento.

Questo deve essere l’obbiettivo principale delle aziende, perché esser visti dai consumatori come esperti del settore, supera la visione del venditore. Quando questo succede si cambia la prospettiva da “azienda venditrice” a “consumatore che vuole acquistare”, e la vendita diventerà un successivo passaggio molto più naturale.

Un blog ha inoltre un grande vantaggio: non ha scadenza, non ha un inizio e una fine. Le pagine del blog pubblicate resteranno sempre attive sul web e quindi più pagine con contenuti verranno pubblicate, maggiore sarà la crescita del blog e la possibilità di ricevere traffico.

Un blog attivo, con un buon numero di post pubblicati, diventa a tutti gli effetti un media di settore.

Blog aziendale = media di settore

Uno studio di Hubspot mette in evidenza come la quantità di traffico di un blog aumenti in maniera considerevole all’aumentare del numero di post mensile pubblicati. Anche solo 1-2 post mensili possono portare ad un aumento di quasi il 100% rispetto ai siti di aziende che non adottano questa pratica.

numero di post nel blog seo

Sicuramente per un’azienda, piccola o grande che sia, mantenere e “nutrire” costantemente di nuovi contenuti le pagine di un blog può essere visto come un grande impegno che richiede molto tempo. Tuttavia è un impegno in grado di portare grandi vantaggi a costo praticamente pari a zero.

Il grosso vantaggio di lavorare sul proprio sito è che non si rischia che la piattaforma scelta (il social network di moda al momento), subisca in un prossimo futuro un periodo di declino a favore di un nuovo mezzo di comunicazione, rendendo vano il lavoro creato. Se tutti i dati, i contatti e le varie profilazioni risiedessero solo nel database del social media si rischierebbe di perdere tutte queste preziose informazioni nel momento in cui il social venisse abbandonato dagli utenti  (quello che è successo ad esempio nel 2006 a MySpace.com, potrebbe succedere in futuro a qualche altro social network o portale).  

Alessio Beltrami, Content Marketing Specialist e autore del libro “Come vendere con il blog aziendale” scrive: “Con un mercato dell’informazione sempre più frammentato, la sfida non potrà essere più quella di presenziare su più media possibili, ma di puntare sui pochi media in target e costruirsi un proprio canale di diffusione. Farlo puntando sul blog aziendale è certamente l’investimento migliore per il futuro del business”

La SEO: come far amare i propri contenuti ai motori di ricerca

La visibilità dei contenuti, delle pagine e del blog dell’azienda sarà sicuramente, influenzato dalla qualità dei contenuti, c’è tuttavia un altro fattore che interferisce sull’efficacia di questi strumenti. Tutti questi contenuti vengono pubblicati nell’oceano più grande che esista, l’oceano del web. Per dare una vaga idea di quanto sia grande questo spazio riporto i dati relativi ad una giornata media di navigazione su internet nel mondo.

dati di internet seo nel mondo

Dati rilevati il 1 aprile 2017 – ore 23.59

È impressionante vedere come in un solo giorno sono state pubblicate quasi 5 milioni di pagine sui blog e sono state effettuate oltre 5 miliardi di ricerche su google.

L’altra variabile quindi, che insieme alla qualità dei contenuti, determina il successo o meno di un blog è quanto il tutto sarà visibile sui motori di ricerca.

Fino agli inizi del XXI secolo, se si doveva approfondire un argomento o effettuare una ricerca, la procedura usuale era aprire la libreria in soggiorno, prendere l’enciclopedia, cercare il volume corretto, cercare sull’indice l’argomento interessato, andare alla pagina corrispondente… era una procedura definirei “analogica”.

Alla fine del XX secolo stava però iniziando il processo di digitalizzazione: si stava passando dal fruscio delle musicassette al suono cristallino dei compact disk, e molte delle informazioni che riempivano la vita di tutte le persone stava subendo lo stesso processo, tutto o quasi stava per essere digitalizzato. 

Questo processo è ancora in atto, è work-in-progress, basti pensare al recente passaggio delle trasmissioni televisive che sono state “convertite” dall’analogico al digitale terrestre e al come i cd abbiano già lasciato lo spazio agli mp3.

evoluzione era googolica

Processo di digitalizzazione della musica, dall’analogico all’MP3, passando dal cd.

Anche le ricerche quindi sono state rivoluzionate, il metodo “prendi un libro e cerca nell’indice” è per lo più obsoleto, la ricerca avviene sui motori di ricerca e nello specifico Google (che detiene il 90% delle ricerche su web effettuate nel mondo): il mondo web è entrato in una nuova era: l’era “googologica”.

Utilizzo motori di ricerca in Italia

Utilizzo motori di ricerca in Italia. 

Google è il motore di ricerca più usato al mondo per cercare contenuti su internet. Nel 2010 era stato stimato utilizzasse 900.000 server per elaborare dati. Grazie a queste enorme potenza di calcolo Google è in grado di effettuare una ricerca su milioni di pagine web in alcuni millisecondi. 

Una potenza e un’efficienza che nessun altro può avvicinare, e per questo motivo è il sito più visitato del web.

Se il 90% delle ricerche su web passano da Google è chiaro che in qualche modo bisognerà cercare di instaurare un buon feeling tra i propri contenuti e Google.

Il concetto di partenza è che un utente che fa una ricerca su Google utilizza parole chiave (Keywords) di conseguenza gli algoritmi di Google esaminano le pagine presenti su web per scegliere quali mostrare, controllando se nel testo delle pagine sono contenute le parole ricercate, in base a parametri di pertinenza e rilevanza.

Fondamentali: pertinenza e rilevanza

  • Pertinenza: un punteggio attribuito ai risultati che meglio soddisfano le richieste ricercate;
  • Rilevanza: un punteggio attribuito invece ai risultati che Google ritiene essere più importanti.

Ecco allora che la scelta delle parole per chi scrive pagine di un blog non è un fattore banale e i contenuti devono essere scritti tenendo in buona considerazione un corretto uso di keywords all’interno del testo.

Il risultato della ricerca di Google sarà un elenco di siti, o pagine di siti, ritenute quindi affini alla ricerca effettuata: la SERP (Search engine results page: pagina dei risultati del motore di ricerca). 

Questo elenco apparirà come una vera classifica sula base delle valutazioni risultanti i meccanismi di funzionamento di Google, da quello ritenuto “migliore” a quello meno, su pagine e pagine di risultati.

Quindi non solo è importante che le pagine del blog vengano indicizzate e riproposte all’esito della ricerca, è importante comparire nelle prime posizioni. 

Percentuale di traffico sulle pagine dei risultati di ricerca Google

Percentuale di traffico sulle pagine dei risultati di ricerca Google. Fonte: Chitika.

Il grafico qui a lato riporta il comportamento degli utenti su Google, evidenziando come oltre il 60% dei click degli utenti venga intercettato dai primi tre risultati riportati. Addirittura il 96% degli utenti non arriverà mai a controllare i risultati proposti nella terza pagina.

Questi aspetti sono decisamente rilevanti, se per ipotesi Dante scrivesse la Divina Commedia nel 2017 e la volesse pubblicare sul suo blog, dovrebbe forzatamente fare un corretto uso delle keywords più idonee per fare in modo che la più importante opera letteraria italiana non venga relegata in fondo all’elenco di risultati di Google, dispersa e abbandonata nell’oblio del web più profondo.

Sono aspetti decisamente rilevanti, ma sono anche aspetti decisamente tecnici, che richiedono conoscenza e metodo per poterli gestire al meglio. 

L’attività che si occupa di questi aspetti è la SEM.

Seo SEM

SEM è l’acronimo per Seach Engine Marketing ed è il macroinsieme più ampio che comprende la SEO.
Il SEM è un insieme di attività che comprende sia la SEA, ovvero Search Engine Advertising, cioè i risultati di ricerca a pagamento, che la SEO, ovvero i risultati organici di ricerca.

La SEM quindi raggruppa due tipi di attività:

  • SEA; acronimo di “Search Engine Advertising”, è l’attività che si occupa di  advertising, di promozione e di sponsorizzazione di alcune parole chiave che  risulterà come annuncio.
  • SEO; acronimo di “Search Engine Optimization”, ovvero letteralmente “ottimizzazione per i motori di ricerca” e raggruppa tutte quelle attività volte a migliorare la visibilità di un sito web sui motori di ricerca.

Un’attività SEM completa comprende sia la pubblicità a pagamento (Google Ads) si un attento uso delle tecniche SEO per l’0ttimizzazione dei contenuti su web, in modo da poter risultare il più possibile tra i migliori risultati del motore di ricerca.

L’attività di SEM è una continua e frequente analisi delle parole chiave e monitoraggio dei risultati per aggiornare ogni volta si renda necessario per seguire l’evoluzione dell’utilizzo dei motori di ricerca e per far fronte alla “concorrenza” su web e proprio sulla S e o .

SEM è quindi il ramo del web marketing che si applica ai motori di ricerca, ovvero comprende tutte le attività atte a generare traffico qualificato verso un determinato sito web. Lo scopo è portare al sito, tramite i motori di ricerca, il maggior numero di visitatori realmente interessati ai suoi contenuti.

Seo-Marketing

Se le operazioni di SEO vengono fatte bene si riescono a raggiungere i risultati di duplicare o triplicare il traffico: la SEO fatta bene aiuta Google a dialogare nel modo giusto con i siti web ed avranno maggior possibilità di comparire in prima pagina nelle ricerche organiche.

La SEO lavora sull’intero sito: si deve lavorare sull’intero contenuto del sito e non sul singolo articolo. Se non fatta come si deve, il sito non otterrà risultati.

Sono diverse le caratteristiche che un blog e le sue pagine devono avere per farsi apprezzare da Google, ma le regole cruciali che riguardano l’ottimizzazione dei contenuti per i motori di ricerca sono:

  • avere il giusto potenziale. Fare una Keyword Research prima di mettere online dei contenuti, individuando quali sono le parole chiave che l’utente di riferimento (Buyer Personas) potrebbe utilizzare;
  • essere facilmente comprensibili. Google non deve aver difficoltà a capire che le pagine del proprio blog aziendale sono pertinenti e contengono quello che sta cercando. Questo aspetto riguarda la competenza dei testi delle pagine, ma anche la struttura del sito e del blog che deve essere lineare e ben strutturata.
  • mantere sempre la struttura del sito in ordine: La struttura del sito è tra gli aspetti fondamentali. Se un utente ha difficoltà a trovare i contenuti, avrà problemi anche google. Inoltre bisogna dare la priorità ai contenuti ritenuti più importanti che possono ottenere il maggior traffico tenendoli alla più breve distanza di click dalla home.
  • essere facilmente fruibile per chiunque e dovunque. Nel 2016 la fruizione dei contenuti web, delle ricerche e delle visite ai siti web proveniente da mobile ha superato quella proveniente da desktop (fig. 30). Google penalizza i siti web che non presentano adeguatamente le proprie pagine. È importante quindi utilizzare template che rispondano perfettamente a qualsiasi tipologia di dispositivo.

In conclusione gli aspetti “SEO” sono da tenere in buona considerazione, ma devono essere un contributo alla realizzazione dei contenuti, non diventare parte centrale. Non è corretto pensare che si debbano scrivere i contenuti per i motori di ricerca, la corretta pratica è riuscire a combinare in un giusto equilibrio le tecniche SEO con i buoni contenuti interessanti per i lettori.

Dopo questa lunga, ma doverosa premessa, sul perché è necessaria l’attività di seo e sul perché è necessario avere un blog per attirare nuovi clienti alla tua attività, entriamo nel dettaglio sulla definizione di seo e cosa voglia dire fare seo. s e o marketing

Seo cos’è acronimo di seo

La definizione di SEO si può rappresentare con l’insieme di tecniche e di strategie che hanno l’obbiettivo di aumentare la visibilità di un sito internet. Aumentare la visibilità significa aumentare la rilevanza di quel sito agli occhi di Google (il primo motore di ricerca utilizzato in Italia e non solo) e di conseguenza agli occhi dell’utente che troverà le vostre pagine tra i migliori risultati nella serp di ricerca, escludendo i risultati a pagamento: i risultati di queste ricerche sui motori di ricerca vengono definiti risultati “organici”.
L’acronimo di S.E.O. è di origine inglese e significa Search Engine Optimization, che tradotto letteralmente: “ottimizzazione per i motori di ricerca“.  seo acronimo

Gli aspetti da considerare per l’ottimizzazione di un sito web sono molteplici e riguardano diverse strategie e tattiche che per essere attuate tutte correttamente necessita di seo specialisti, ovvero professionisti che sanno dove intervenire per l’ottimizzazione del sito, della struttura ai contenuti. acronimo di seo

Keywords: Parola chiave seo

Fattore molto importante (anche se non l’unico) per il buon posizionamento dei contenuti sui risultati organici dei motori di ricerca è la corretta scelta delle Keywords da utilizzare nei testi che si andranno a comporre e inserire sul proprio sito o blog.

Keywords: significato

Letteralmente Keyword significa parola chiave, nell’ambito della  S e o  sono quelle parole che è necessario e utile inserire all’interno del testo.

Perché è importante utilizzare le Keywords corrette?

Perché, molto semplicemente, sono le parole che gli utenti ricercano sui motori di ricerca come Google e che quindi verranno da questi utilizzati per scandagliare il web alla ricerca delle pagine più pertinenti, complete e corrispondenti relativamente a quei temi e a quelle terminologie: le Keywords appunto.

La scelta delle keywords

È la fase fondamentale dell’attività di SEM, non esiste attività di SEO senza un’attenta analisi delle keywords più importanti per il proprio settore e i per i propri contenuti.

Questa attività può essere svolta in maniera molto semplice e “manuale” aiutandosi banalmente con i suggerimenti di ricerca di Google: soluzione a costo zero ma dalla bassa flessibilità: oppure utilizzando software e tools appositi presenti su web: metodo che per le versioni dei software free-trial può essere anche gratuito, ma che per avere i risultati migliori necessita di spendere del budget per il canone di utilizzo (ma credetemi ne vale veramente la pena).

I due software che mi permetto di consigliare sono:

  • seozoom: è una suite completa: analizza, monitora, confronta e potenzia il tuo sito web.
  • semrush: con un flusso di lavoro completo per ogni professionista seo specialisti

Seo: short tile e long tile

La scelta delle parole chiave è una fase fondamentale e delicata, dalla quale dipende il successo del lavoro SEO.
È consigliabile selezionare parole chiave non troppo generiche, poiché su termini non ben definiti sarebbe molto alta la “concorrenza” e sarebbe quasi impossibile riuscire a posizionarsi con buoni risultati per i propri contenuti.

La scelta delle keyword deve tenere in considerazione la “Long Tail” ovvero scegliere molte parole chiave specifiche, che per forza di cose saranno composte da più parole, quindi meno generiche.
A Keyword long tile sicuramente corrisponde un minor volume di ricerca, ma la concorrenza sarà sicuramente inferiore e la probabilità di incontrare il corretto “intento” dell’utente è di conseguenza molto più alto con tassi di conversione (e riuscita della campagna Seo) molto più elevati e soddisfacenti.

Per ottenere buoni risultati è opportuno scegliere correttamente le parole chiave con il giusto equilibrio tra parole specifiche di coda lunga e parole più generiche, più “competitive” ma con elevato volume di ricerche mensili.

Esempio di short tile e long tile

  • Short Tile: dentista
  • Long Tile (2-3 parole): dentista Milano
  • Long Tile: dentista Milano per bambini

È chiaro così come per la parola dentista Google troverà migliaia di risultati, un po’ di selezione viene fatta inserendo la geolocalizzazione che ristringe il campo di ricerca alla città di Milano. Il massimo del risultato lo si ottiene specificando uno dei servizi dello studio dentistica, che probabilmente lo differenzia e lo distingue dagli altri dentisti e… dalle altre pagine web.

L’attività Seo seo specialisti

L’attività Seo e l’ottimizzazione dei contenuti con il corretto uso delle migliori keywords comprende varie azioni, da fare sul sito, sulle pagine, sugli articoli; azioni da fare off page e attività da fare on-page.
L’attività Seo è una funzione molto delicata, che per ottenere i migliori risultati va seguita da seo specialisti, professionisti che hanno grande esperienza nella seo e nella seo-copywriting.

Ottimizzazione dei contenuti

Tutto il lavoro di ottimizzazione non deve però far dimenticare che ciò che va ottimizzato sono i contenuti che sono la parte più importante della SEO.
Un testo composto di un elenco infinito di Keywords non porterà alcun risultato per il fatto che ad esempio Google è in grado di leggere i contenuti, contestualizzarli e comprenderne il significato. Tutto questo gli permette di valutarne la qualità e la pertinenza con i testi contenuti e le keywords utilizzate.

La creazione di contenuti di qualità è fondamentale, ed è la tattica che sta alla base della prima fase dell’Inbound Marketing. La Seo (sem) e tutte le attività correlate è lo strumento per far fruttare e rendere proficua la creazione di contenuti, ma il contenuto è il re: “Content si King”.

Il sito o il blog deve quindi contenere articoli con contenuti utili e pertinenti, le keywords sono il giusto “ingrediente” che rendono il contenuto ancora più allettante,  che trasmetta valore agli utenti. Un sito povero di contenuti non riuscirà mai ad essere ben posizionato, per quante keywords si possano utilizzare al suo interno.

Importantissimo quindi sapere scrivere buoni contenuti adottando buone tecniche di ottimizzazione.