Sono un figlio
degli anni ’80
con la passione
per i numeri e i colori
Sono un “ragazzo” di poco più di 40 anni, che ha avuto la fortuna di vivere la propria infanzia negli anni ’80, gli anni in cui non c’era stress, non c’erano i “cellulari”, non c’era internet, non c’era google, forse c’erano meno soldi, forse, ma ci si divertiva semplicemente con un pallone.
Anni ’80 e anni ’90: anni in cui si aveva meno, ma si aveva forse di più di ora… più leggerezza, anche nei problemi c’era più serenità.
Ritengo una fortuna esser nato ed aver vissuto in quegli anni quando tutto era analogico, quando tutto andava più piano e che tutto forse aveva un sapore più forte di oggi.
Tutti abbiamo difficoltà a trovare più di qualche ricordo di quando si era veramente piccoli, ma io ricordo di essere nato con due grandi passioni, passioni innate, quelle passioni che senti si muovono dentro: i numeri e i colori.
E i numeri e i colori mi hanno accompagnato sempre fino ad oggi.
Numeri e colori
Fin dai 5 anni avevo imparato a fare addizioni e sottrazioni, e tra una battaglia con i Transformers e una costruzione Lego, amavo fare quelli che ai tempi venivano chiamati “conticini”: addizioni e sottrazioni come non ci fosse un domani.
E ho colorato e disegnato, sempre tanto, adoro tutto ciò che abbia colori, tutto ciò che abbia abbinamenti di tonalità: mi piacciono le fotografie piene di colori, mi piacciono i fiori pieni di colori, mi piacciono le pareti di casa con colori accesi.
Al momento di scegliere le scuole superiori, non avevo dubbi, scuola grafica!
Scuola però che era a numero chiuso… e se non mi avessero “preso”… l’alternativa: liceo scientifico!
Sempre colori o numeri.
Ma sono riuscito ad entrare nella scuola grafica ;-)
La fotoriproduzione e il perito
Primi anni Formazione professionale, scelta dell’indirizzo: fotoriproduzione… ovviamente dove c’era la possibilità di lavorare con le foto, con attrezzature e macchinari analogici al limite dell’anacronistico: reprocamere, bromografi, scanner Crossfield lunghi 3 metri … e strumenti come lo sgarzino, l’ulano e il lentino che da lì a poco sarebbero spariti a “colpi di Mac“, ma che sono felicissimo di aver visto, imparato ed utilizzato.
Ho imparato a “lavorare la grafica” nel 1991, su un nuovissimo Mac Lc con un Hard Disk da 40 MB e un monitor che aveva meno pollici di un moderno ipad… però al quel “potentissimo” modello di Mac ci sono rimasto affezionato… e a distanza di anni me lo sono andato a comprare.
Ho concluso gli studi superiori con l’Istituto Tecnico diplomandomi come Perito in arti grafiche e cartarie.
Amo lavorare… a modo mio
Ho iniziato subito a lavorare, anni come dipendente, anche come free-lancer.. gli anni ’90 te lo permettevano.. se volevi riuscivi…
e l’università non mi interessava… avevo tutte le nozioni di cui avevo bisogno per fare quello che avevo sempre voluto fare: il grafico…
che poi a dirla tutta, il “grafico” è una professione sconosciuta ai più, spesso, troppo spesso è successo che conosci qualcuno, si parla, ci si chiede:
“Che lavoro fai?”, e anche moderatamente soddisfatto rispondi: “Il grafico”…
… sguardo smarrito, sorriso tra il sornione e il compiaciuto ti senti rispondere: “Ah… cioè?”
e ti svicoli con un “faccio il pubblicitario”… anche se non è la stessa cosa.
Passano gli anni e
… lavoro,
lavoro molto,
lavoro moltissimo,
lavoro tanto come un asino…
poi però le cose non vanno sempre come vorresti, o forse stanno andando come vorresti e non te ne stai accorgendo, o forse non ti basta più…
senti che stai spremendo al massimo quello che hai e senti la necessità di rimetterti in gioco, di investire nuovamente su te stesso, di allargare competenze e orizzonti…
A scuola da vecchio
Succede che a 37 anni suonati, un giorno di settembre compilo il modulo di iscrizione alla facoltà di “Marketing e organizzazione d’impresa” e mi ritrovo catapultato sui “banchi di suola”… di notte però… 🌙
di notte sì, perché di giorno ci sono famiglia e lavoro, il tempo per lo studio è la notte, quando tutti vanno a dormire, si inizia a studiare,
a studiare molto, moltissimo,
perché la fatica è tanta, tantissima e
voglio che duri poco, pochissimo…
e “succede” che a giugno di neanche tre anni dopo mi ritrovo a passare l’ultimo esame e a festeggiare il mio 40* compleanno 🎂 davanti alla commissione di laurea 🎓, già perché l’appello di laurea è stato esattamente il giorno del mio 40° compleanno… un regalo del destino diciamo.
La visione olistica
È da là è iniziata la nuova avventura,: la laurea in marketing ha fatto sì che incrociassi il metodo dell’Inbound Marketing, un metodo che amavo ancora prima di scoprire che così fosse stato definito.
L’essermi rimesso sui libri, ha riacceso la fiamma del sapere.
La mia indole da “Learner” mi ha portato a focalizzare e ad approfondire ogni aspetto del marketing, ho seguito corsi e ho affiancato professionisti in vari aspetti del Marketing e della Comunicazione:
- Inbond Marketing;
- Lead Generation;
- Seo;
- Email Marketing;
- Social Media Marketing.
Con una visione olistica della comunicazione e del marketing, professionalmente vivo di strategie, di funnel, di strumenti digital, azioni virtuali, alcune volte intangibili, ma in continua evoluzione e che corrono veloci, molto veloci… che nessuna azienda, piccola o grande che sia, ad oggi può permettersi di trascurare.