Content is the king (Content MKTG)

Questo è lo slogan che più si accompagna al termine “Content mktg“: Content is the King.

Se sei arrivato su questa pagina web, probabilmente stai cercando informazioni o stai cercando di capire cosa è il Content Mktg (Content Marketing).

Cosa è il Content Marketing: il significato (Content Marketing definizione)

Content Marketing in italiano cosa significa esattamente? Nel Marketing la tattica di Content Marketing riguarda la creazione di contenuti per attrarre utenti (clienti) verso la propria azienda o attività, che sia B2C, B2B o una tua passione. Content MKTG italiano

Nel marketing moderno è una tecnica molto utilizzata nel Digital marketing su web, e più specificatamente nell’Inbound Marketing, per attirare  visitatori verso i propri canali di comunicazione: pagina Facebook, sito internet.

Questo “traffico” viene generato con contenuti utili che fungono da calamita perché ritenuti interessanti dagli utenti di internet.

Content is the king” perché è generalmente riconosciuta l’importanza di fare un’ottima attività di Content Mktg nelle proprie strategie di comunicazione web ma non solo. Content MKTG significato

Il contenuto utile è un contenuto di qualità, che sa educare, formare e informare, intrattenere e divertire l’utente che ne fruisce. Content Marketing cos’è

Content Marketing: le origini

Il Content Marketing è strettamente legato all’Inbound Marketing, ma non è “un’invenzione” dei giorni nostri.

Il Content Mktg anche nel mercato italiano, era già stato utilizzato in passato, nel marketing tradizionale… se vogliamo dire nel marketing analogico (in contrapposizione al marketing digitale).
Quando le aziende più “moderne” dal punto di vista della comunicazione, creavano per i loro clienti, o potenziali clienti, guide e manuali (e non mi riferisco ai libretti delle istruzioni) per spiegare e incentivare l’uso dei propri prodotti, stavano facendo un’attività di Content Marketing.

Il Content Marketing non per forza deve avere forma nel digitale. Una guida tecnica cartacea, da sfogliare, è comunque un contenuto utile per l’utente che rientra nella categoria del Content Marketing.

Un esempio di Content Marketing 
Un’azienda che produce climatizzatori, pubblica una piccola guida che illustra in modo puramente generico e “didattico” quali sono le accortezze da avere nella scelta della posizione di installazione degli split all’interno degli ambienti, è un’azione di Content Marketing mediante uno strumento di informazione tecnica.
Una guida non è un manuale di istruzioni, una guida concepita con la filosofia del Content Mktg fornisce consigli, suggerimenti… fornisce utilità… e l’utente, potenziale cliente che la sfoglia e ne apprezza il contenuto, molto ma molto probabilmente avrà un pre-frame (pregiudizio) molto positivo nei confronti dei prodotti di quell’azienda nel momento in cui deciderà di acquistare un impianto di climatizzazione.

Quello che in passato è stato fatto in modo cartaceo, ad oggi, con l’Inbound Marketing, viene fatto in modo digitale.

Content Marketing e Inbound Marketing

Come accennato in precedenza, ho definito il Content Mktg una particolare tattica all’interno del più ampio metodo Inbound Marketing.

Inbound Marketing è il metodo 100% pull (ovvero che attira i clienti) senza utilizzare tecniche di Interrupted Marketing che tendono a interrompere e a disturbare il cliente o potenziale cliente.

A tal proposito ci sono diverse filosofie di pensiero. La distinzione terminologica su “Content Marketing” può avere diverse prospettive:

  • alcune definizioni ritengono che “Inbound Marketing” e “Content Marketing “siano la stessa cosa e che si possano usare come sinonimi;
  • altri (probabilmente Content Marketers 😄) definiscono “Inbound Marketing” un’attività che faccia parte del Content Marketing;
  • altri ancora (gli Inbound Marketers 😁), di parere opposto, ritengono essere il Content Marketing parte dell’Inbound Marketing

Personalmente mi allineo a questa ultima corrente di pensiero. “Inbound Marketing” è un metodo, e in quanto tale si compone di strategie, di tattiche e di strumenti: il Content Marketing è indubbiamente lo strumento centrale tra tutti quelli utilizzati nelle strategie “Inbound”.

Content Marketing e Inbound Marketing sono quindi due concetti strettamente legati, uno parte integrante dell’altro, ma non sono la stessa cosa.

Inbound Marketing identifica una metodologia comunicativa che utilizza sinergicamente i vari strumenti del contesto digitale.

Il Content Marketing è invece una pratica che veniva utilizzata già a fine ‘800: ad allora risalgono i primi casi di creazione e divulgazione di contenuti editoriali gratuiti al fine di promuovere prodotti e aziende. Quindi non tutto ciò che è Content è necessariamente Inbound: il Content Marketing prevede cioè contenuti editoriali, che non necessariamente fanno parte di un metodo di “Inbound Marketing”. 

Una guida per il fai da te o un libro di ricette, che non promuove direttamente i prodotti, sono comunque considerare “Content Marketing”. 

I contenuti possono essere divisi in due tipologie:

  • Storytelling;
  • Contenuti utili.

Lo storytelling

Lo storytelling

È molto di moda associare il Content Marketing al concetto di storytelling, ma è solo uno dei modi possibili di creare contenuti.

Lo storytelling è una tecnica di comunicazione che può essere sfruttata per fare comunicazione di marketing. “È l’arte del raccontare storie impiegata come strategia di comunicazione persuasiva, specialmente in ambito politico, economico ed aziendale”.

Non significa semplicemente raccontare una storia, ma deve avere connotati persuasivi, raccontare una storia in cui le persone possano immedesimarsi. Una storia che possa addirittura riuscire ad emozionare: lo scopo è creare empatia.

È un’attività molto complessa e che non tutti sanno fare, servono competenze, e regole da seguire ben precise che traggono dalla narrativa e dalle metriche del racconto.

Centrali per uno storytelling efficace sono sicuramente:

  • avere un’idea chiara di cosa si vuole comunicare esattamente; 
  • quali valori dell’azienda si vogliono far conoscere.

Sicuramente lo storytelling è in grado di migliorare la “Brand Image” , tuttavia questa funzione attrattiva la possono avere solo i grossi brand noti al pubblico, che mossi dal voler migliorare la percezione delle persone nei loro confronti vogliono associarsi a valori positivi.

Per una piccola o media azienda, trovare una storia avvincente e coinvolgente da raccontare e che possa attirare contatti non è impresa facile.

L’obbiettivo dell’azienda e del suo piano editoriale per essere efficace e decisamente “pull”, deve essere quello di riuscire a incontrare i bisogni e le esigenze dei consumatori.

Questo è il perché anche un bellissimo storytelling non sarà abbastanza efficace, soprattuto in contesti medio-piccoli.

I contenuti utili

I contenuti efficaci quindi non devono essere la storia dell’azienda, ma al centro dei contenuti devono trovarsi sempre le “Buyer Personas”. 

Se i contenuti saranno costruiti con buona cognizione e orientato sui bisogni, le Buyer Personas si identificheranno nelle situazioni descritte nei testi, e all’interno dei quali troveranno le risposte e i consigli per risolvere le loro domande, i loro problemi e i loro dubbi.

Il sito dell’azienda con contenuti di qualità diventerà fonte di soluzioni, le persone matureranno un’idea positiva di quel marchio e sarà probabile che nel momento in cui il contatto sarà maturo per diventare un cliente, la scelta ricadrà sull’azienda che ha instaurato questo tipo di rapporto.

Se aiuti… influenzi… se influenzi… vendi.

Perché fare content mktg

Abbiamo visto il perché ritengo utilizzare il Content Marketing in una strategia di comunicazione in primis, e soprattutto di Inbound Marketing. Vediamo di riassumere i motivi per i quali i contenuti utili, strategici per il Content Marketing, sono così importanti nell’era del marketing digitale:

  1. I mercati sono tornati conversazioni La comunicazione ha saturato i canali di comunicazione e tutti, proprio tutti (soprattutto le ultime generazioni) hanno alzato una sorta di schermo a propria difesa che inibisce qualsiasi messaggio pubblicitario. L’utente, il cliente, il potenziale consumatore ignora qualsiasi tipo di pubblicità, che sia martellante, persuasiva… non viene vista, viene inconsapevolmente ignorata, mandando in fumo i budget milionari delle grandi aziende che non riescono così a raggiungere il target di riferimento.
    Quello che l’utente cerca è una comunicazione personale che sappia dare le risposte esatte solo nel momento in cui viene posta “una domanda” o espressa un’esigenza: il processo di acquisto è cambiatoGli utenti, nonché consumatori, non amano essere interrotti da pubblicità ma attratti. Per essere attratti hanno bisogno di riconoscere un’utilità in quello che viene proposto loro.
  2. Il Content Marketing non è gratis, ma neppure troppo costoso: ma di certo non richiede investimenti milionari. Non si tratta di dover essere grandi aziende con budget milionari per poter essere presenti con pubblicità su tv o radio. Nell’era googologica l’importante è aver contenuti utili e scriverli in ottica seo, ovvero in modo tale che i motori di ricerca riescano bene a intendere quale sia il tema e l’utilità del contenuto proposto, per fare in modo di essere tra i primi risultati nella sera di ricerca. Chi è tra i primi risultati nella serp di google vende, per gli altri il destino è l’irrilevanza.
  3. La comunicazione è one-to-one, con il Content Marketing, si può rispondere ai bisogni del consumatore, in modo diretto, quasi creando una conversazione, un dialogo, anche se questa in realtà e creata nella strategia del piano di comunicazione dell’azienda.

Content Marketing e Seo

Avere contenuti utili, avere storie da raccontare, avere qualcosa da dire che possa aiutare il consumatore è fondamentale, MA c’è un MA: se questi contenuti non li veicoli non li leggerà nessuno.

Nell’era che ho definito googologica, ovvero nell’era in cui il processo d’acquisto (complesso) passa da una ricerca sui motori di ricerca e che la decisione di acquisto viene condizionata dai suggerimenti (contenuti) trovati su internet (e proposti da Google) è indispensabile scrivere in ottica Seo.

(Se vuoi approfondire cos’è la Seo, in questo articolo approfondisco l’argomento.)

In sintesi, SEO si può definire con l’insieme di tecniche e di strategie che hanno l’obbiettivo di aumentare la visibilità di un sito internet. Aumentare la visibilità significa aumentare la rilevanza di quel sito agli occhi di Google (il primo motore di ricerca utilizzato in Italia e non solo) e di conseguenza agli occhi dell’utente che troverà le vostre pagine tra i migliori risultati nella serp di ricerca, escludendo i risultati a pagamento: i risultati di queste ricerche sui motori di ricerca vengono definiti risultati “organici”.

Questo significa che i contenuti, i test, le risorse prodotte devono essere realizzate tenendo in considerazione il principio di funzionamento del logaritmo di google (o dei social network) e lavorare su Keywords che possano permettere un buon posizionamento nei risultati di ricerca.

Quindi buoni contenuti, scritti con i dovuti accorgimenti, per essere leggibili e utili per il consumatore e comprensibili e utili “agli occhi” dei motori di ricerca (Google).

Fare Digital Content Marketing è facile? NO

Il metodo Inbound Marketing è ai più sconosciuto (e quindi è un vantaggio per te che stai leggendo questi testi, che forse non ci hai pensato, sono proprio contenuti utili di Content Mktg), ma la concorrenza in molti settori è già molto alta.

I risultati della Serp di Google che calamitano la maggior parte delle visualizzazioni sono i primi 3… dal 4° risultato al 10° si spartiscono le briciole… dopo il 10° risultato, il 99% degli utenti non arriva neppure a guardare.

C’è un detto nel settore che dice che il posto più sicuro dove nascondere un morto e nella Seconda pagina di Google… così… per dire ;-)

Quindi con il Content Marketing e la Seo si compete in una gara, dove non è importante partecipare, ma dove è fondamentale arrivare nei primi 3 posti…
molto spesso è molto difficile riuscire in questo, in alcuni casi impossibile.

E allora come si fa?

È importante avere una strategia a monte, avere contenuti, fare le cose come si devono, scrivere articoli interessanti, veramente utili ed avere l’accortezza di usare tecniche di scrittura gradite a Google.

E questo garantisce buoni risultati? No, assolutamente.

(Diffidate da chi garantisce risultati) Nessuno può garantire risultati in una “scienza” dove 2+2 non sempre fa 4, però molto spesso sì, quindi questo significa, che anche se la competizione su Google è elevata, procedere con metodo, con costanza, qualche risultato molto probabilmente lo porterà!

Il Content MKTG è per tutti? NO

ma forse per te e la tua azienda sì

Arrivati alla fine di questo testo, ti starai chiedendo se per la tua attività abbia senso investire tempo e denaro sulla creazione di contenuti.

Ti starai anche chiedendo se il tuo prodotto e i tuoi servizi hanno bisogno del Content Marketing. Molto probabile che tu stia pensando che il mercato nel quale operi è diverso, e che il Content Marketing sicuramente non funzionerebbe.

I dubbi sono giusti e leciti, ma la domanda corretta che devi farti è: “quanto è complesso il mio prodotto agli occhi del consumatore?”

Perché questa domanda? perché in relazione alla complessità del prodotto, al livello di investimento per il consumatore, cambiano i Buyer Journey, ovvero il percorso (il viaggio) che il consumatore compie prima di effettuare l’acquisto.

Se la tua azienda vende accendini di largo consumo e di poco prezzo, potrei esser d’accordo che il Content Marketing, forse (tutto è valutabile) non sia la strada più proficua di comunicazione. Tuttavia, se la tua azienda vende impianti di climatizzazione (magari industriali, complessi e costosi) il tuo cliente, il tuo mercato, prima dell’acquisto tenderà ad informarsi, a recuperare dettagli, fare confronti … ed è proprio questo il contesto migliore per sviluppare una strategia di Content Marketing.

Proprio dove il consumatore ha bisogno di informarsi, dare informazioni, è la migliore cosa da fare.

Content Marketing e poi?

Bene… hai capito che probabilmente un’azione di Content Marketing è utile alla tua azienda, alle tue vendite, al tuo business…  ma è sufficiente?

Ovviamente no! Ho collegato più volte in precedenza che il Content Marketing è una tattica all’interno del metodo Inbound Marketing, specificatamente nella prima fase del metodo, ovvero quella della strategia di “attrarre”.

Quindi i contenuti utili sono essenziali per avvicinare i consumatori, ma poi questi consumatori non bisogno perderli e disperderli.
Il Content MKTG deve essere inserito in una strategia globale, nella quale, dopo aver attirato l’attenzione dell’utente, il percorso lo guidi nel funnel lungo le altre fasi di conversione, chiusura e Delight.