Inbound marketing: il blog come strumento principale.
Considerato e analizzato quindi:
- come il contesto generale sia stato decisamente rivoluzionato da internet e da tutte quelle che sono le sue applicazioni;
- come il consumatore abbia sfruttato questo strumento e abbia quindi avuto la possibilità di rivoluzionare il processo d’acquisto rispetto ad alcuni anni;
- come le fasi del funnel di “Inbound Marketing”, possa attrarre consumatori attraverso i contenuti, che sono quindi elemento prioritario per l’efficacia dell’applicazione della strategia;
bisogna focalizzare la giusta attenzione a ciò che su internet funge da primo biglietto di presentazione dell’azienda: il sito web.
L’immagine dell’azienda su internet: il sito
Superato lo scetticismo iniziale di fine secondo millennio, ogni azienda, dalle internazionali alle più piccole, dai negozi di paese alle attività di ristorazione in genere, hanno progressivamente provveduto a “costruire” il proprio sito web.
La maggioranza delle aziende e delle attività commerciali hanno, a suo tempo, realizzato un sito internet perché era una prassi comune, una moda, un modo per dimostrare che l’azienda era moderna e tecnologica.
È molto probabile tuttavia, che a distanza di anni, il sito di oggi sia molto simile a quello “costruito” 10-15 anni fa.
I siti nella gran parte dei casi, non vengono aggiornati e sono molto spesso statici e abbandonati. Probabilmente per la maggioranza delle aziende è solo “importante averlo”.
Un pensiero comune parte dal presupposto che le informazioni contenute siano ancora corrette, non siano variate e quindi non viene ritenuto prioritario spendere risorse economiche per aggiornare uno strumento che se anche non “all’ultima moda”, svolge il suo compito (per lo meno in visione tradizionale).
In questi siti “trascurati” dalle aziende, nella maggior parte dei casi traspare l’obbiettivo che all’origine stava dietro alla creazione del sito: creare un “sito brochure”.
Un sito brochure è un sito costruito traslando su web quella che era il company profile. Il vantaggio iniziale del web era quello che permetteva di ridurre il numero di copie di brochure da stampare e distribuire alle fiere invitando i clienti o i consumatori in genere a visitare il loro nuovo sito internet.
Agli inizi questa visione era sensata e probabilmente l’unica possibile.
Ad oggi, nel nuovo contesto, le occasioni di vendita arriveranno da internet, e quindi le persone che arriveranno a questi siti aziendali li troveranno inutili e li abbandoneranno dopo poco per non farvi più ritorno.
Il problema non è il fatto che il sito sia vecchio, con un’immagine grafica d’altri tempi e non più accattivante.
Anche un sito con un impatto visivo d’alto livello, fatto oggi dalla miglior agenzia web del mercato, se non offre contenuti e composto dalle solite pagine:
- home
- chi siamo
- prodotti
- dove siamo
- contatti
sortirà il medesimo effetto di indifferenza.
È importante puntualizzare che anche la presenza di una sezione notizie, che viene aggiornata per lo più sporadicamente per comunicare la presenza aziendale ad una fiera o l’esistenza di un nuovo prodotto, non è assolutamente sufficiente ad adempiere al compito di offerta di contenuti e utili per gli utenti.
Il “sito brochure” è divenuto quindi inutile, definibile in alcuni casi addirittura come un problema per le aziende.
Chi visita questi siti trova per lo più messaggi di autopresentazione, autocelebrativi, orientati esclusivamente a promuovere l’azienda, spingere prodotti e chiudere la vendita.
Il sito brochure non ha capacità attrattiva perché autocelebrativo
Un sito di questo tipo non ha capacità attrattiva, e blocca il funnel dell’Inbound Marketing ancora prima di arrivare al primo step. Se non si attirano visitatori, sarà impossibile ottenere contatti e impossibile avere clienti.
In tutta la letteratura specifica, punto cruciale per una strategia di Inbound Marketing efficace è il sito web, che viene definito come un fulcro.
Deve essere quindi all’altezza di ricoprire il ruolo di importante snodo di riferimento per persone interessate al settore di riferimento.
Attrarre con i contenuti: il sito ideale per l’Inbound Marketing
Il sito quindi molto probabilmente sarà da ottimizzare per l’Inbound marketing, e tra i vari accorgimenti da adottare, quelli che ritengo cruciali per la strategia sono:
- inserire un’area dove inserire pagine di contenuti, sempre aggiornabili ed espandibili: un blog;
- far crescere questo blog creando costantentemente contenuti che possano attrare vecchio e nuovo pubblico;
- tenere in considerazione come lavorano gli algoritmi dei motori di ricerca, perché i contenuti avranno l’esigenza di essere indicizzati. Buoni contenuti, ma scritti senza tenere in considerazione questi aspetti SEO (*), correrebbero il rischio di restare nascosti agli spider di google in primis;
- fare un sito orientato alla conversione: “attrarre” è la prima fase della strategia, ma bisogna organizzare il sito a “convertire”, la fruizione dei contenuti deve essere un’esca utilizzata per attirare il consumatore, ma l’azienda ha necessità di indirizzarlo all’interno dell’imbuto che lo porti a fornire dati prima e a chiudere un acquisto poi;
- la fruizione di contenuti internet attraverso smartphone e tablet. Nel 2015 la fruizione da dispositivi “mobile” ha superato la fruizione da desktop, sancendo una vera migrazione di utilizzo e fruizione di contenuti in mobilità. Diventa quindi un’esigenza prioritaria avere un sito ottimizzato per il “mobile”.
(*) SEO, se non ne conosci il significato, riguarda l’ottimizzazione per i motori di ricerca attraverso l’utilizzo di parole chiave (keywords) e struttura che se non progettati correttamente rischiano di compromettere la visibilità delle pagine internet sui motori di ricerca.